Non sono e non sarò mai addomesticabile

Alcune socie del gruppo lombardo-emiliano in visita allo Spazio Alda Merini, a Milano

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne vogliamo rendere omaggio ad Alda Merini (1931-2019), poetessa ma soprattutto donna libera, nonostante una vita difficile segnata tra l’altro dal ricovero forzato in manicomio e dalle conseguenze dell’elettroshock. Difficile descriverla in poche parole: donna, madre, poetessa, anticonvenzionale, ribelle, pazza, geniale, coraggiosa, arguta … e molto altro.

Con la sua grande produzione ha saputo parlare di amore, dell’essere donna, degli uomini, del sacro, della pazzia. Rappresenta un’icona di libertà, presa spesso ad esempio nelle battaglie sociali per l’affermazione dei diritti dei più fragili, delle minoranze, degli esclusi.

Una piccola ape furibonda, come lei stessa si è definita in una poesia, e una donna “non addomesticabile”.

Le socie del gruppo lombardo-emiliano di Donne per la Chiesa qualche giorno fa sono andate a visitare lo Spazio Alda Merini a Milano, piccolo bellissimo museo dedicato alla poetessa milanese. Ringraziamo di cuore Donatella Massimilla, Direttrice Artistica dello Spazio, che ci ha guidato con passione e competenza nella visita, e a Gilberta Cristino, la cantante che – incontrata all’uscita – ci ha donato “al volo” un pezzo tratto da una poesia di Alda Merini.

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