Gruppo NOI SIAMO IL CAMBIAMENTO – Milano

Nella Chiesa cattolica, nell’arcidiocesi di Milano, siamo donne credenti con storie, sensibilità, aree di riferimento e provenienze territoriali diverse. Molte di noi appartengono ad associazioni, gruppi, movimenti, operano in contesti parrocchiali.

Siamo accomunate dal desiderio di vivere il nostro cammino di fede nella Chiesa mettendo in risalto gli aspetti e le questioni che riguardano la dignità e i diritti di partecipazione delle donne nella Chiesa stessa, partendo da un semplice ma fondamentale assunto: il sacerdozio battesimale.

Crediamo sia urgente effettuare riforme e cambiamenti che abbiano come metodo un approccio sinodale e coinvolgano tutti i battezzati e le battezzate, nel rispetto dei loro carismi e talenti, della loro esperienza ed educazione. Siamo convinte che sia essenziale compiere un radicale lavoro culturale e spirituale in dialogo fecondo e reciproco con la società civile.

Pensiamo che la partecipazione delle donne a plasmare, in ugual misura rispetto agli uomini, la nostra Chiesa sia una questione di giustizia e insieme di urgente testimonianza del Vangelo nella società contemporanea.

Vogliamo essere di stimolo e proporci come interlocutrici e persone corresponsabili ai vari livelli ecclesiali, cogliendo l’opportunità offerta dalla “conversione sinodale” che questo nostro tempo richiede alla Chiesa locale, italiana e universale.

Un evento pubblico di presentazione del gruppo avrebbe dovuto svolgersi a Milano l’8 marzo 2020, nell’ambito di una serie di manifestazioni internazionali organizzate da associazioni aderenti al Catholic Women’s Council. Nella fase preparatoria avevamo raccolto consensi presso tante realtà ecclesiali e avevamo incontrato l’arcivescovo Mario Delpini.

Causa pandemia il nostro evento dell’8 marzo veniva annullato. Da allora abbiamo continuato a lavorare nelle nostre realtà, a scambiarci opinioni e a condividere incontri e proposte formative online.

Oggi, per una nuova e fiduciosa ri-partenza, ci sentiamo di riaffermare che, nella Chiesa di Milano,

NOI – insieme
SIAMO – oggi, non domani o in un futuro incerto
IL CAMBIAMENTO – non aspettiamo che il cambiamento arrivi, lo vogliamo costruire

E desideriamo farlo insieme a chiunque, singola persona, gruppo, associazione, voglia condividere i nostri obiettivi apportando il proprio contributo.

Per contatti e condivisioni: noisiamoilcambiamento.mi@gmail.com.

Propositi:

1) Valorizzare, all’interno delle Scritture e della Tradizione, la presenza e i contributi delle donne, riconoscendo che il ruolo subalterno a loro attribuito nel corso dei secoli non ha favorito la loro espressione e, anche laddove questa c’è stata, è passata nella maggior parte dei casi “sotto traccia”.

Questo fenomeno è ancora presente, e rende imprescindibile la conoscenza e la diffusione della teologia femminista e di tutti i contributi biblici, teologici e pastorali provenienti dalle donne. Crediamo fondamentale accogliere contributi provenienti dai molteplici saperi e discipline, necessari per comprendere e vivere il Vangelo oggi.

2) Valorizzare, proporre e incentivare modalità condivise e orizzontali di leadership, di bilanciamento dei ruoli e dei poteri, di trasparenza decisionale, che si oppongono al clericalismo, ancora non sufficientemente riconosciuto e contrastato nelle nostre comunità come peccato. La sua carica negativa, in termini di paternalismo, accentramento, gestione arbitraria e abuso di potere, è ancora sottostimata.

Il clericalismo, nelle sue varie forme, rischia di compromettere la missione evangelica della Chiesa, creando l’humus per lo sviluppo di dinamiche regressive, di delega passiva e di abusi di vario tipo, che danneggiano le persone, la Chiesa, la cittadinanza democratica.

3) Incentivare all’interno delle nostre comunità la discussione critica, riconoscendo che la diversità può essere una ricchezza. La comunione non può esprimersi in decisioni autoritarie, ancorate a una visione gerarchica della Chiesa, antievangelica e superata anche dal Concilio Vaticano II, ma è il frutto di un cammino, pure faticoso, in cui stanno sia le sintonie che le dissonanze.

“Tutti gli uomini sono chiamati a formare il nuovo Popolo di Dio, un nuovo popolo sacerdotale. Il sacerdozio comune dei fedeli ed il sacerdozio ministeriale sono ordinati l’uno all’altro, perché ognuno a suo modo partecipano all’unico sacerdozio di Cristo” (Lumen Gentium 10).

“Lo Spirito Santo santifica il Popolo di Dio e dispensa pure tra i fedeli di ogni ordine grazie speciali, con le quali li rende adatti e pronti ad assumersi vari incarichi e uffici utili al rinnovamento ed alla maggiore espansione della Chiesa” (Lumen Gentium 12).

4) Valorizzare e approfondire la dimensione ecumenica, ricordando gli impegni presi dalla Chiesa cattolica nel 2001 con la firma della Charta Oecumenica, sottoscritta pubblicamente anche dalle Chiese cristiane di Milano nel 2007. Nel 2015 inoltre la Chiesa cattolica è stata tra le firmatarie dell’Appello alle Chiese cristiane in Italia Contro la violenza sulle donne, in cui si dice: “Le comunità cristiane in Italia sentono urgente la necessità di impegnarsi in prima persona per un’azione educativa e pastorale profonda e rinnovata che da un lato aiuti la parte maschile dell’umanità a liberarsi dalla spinta a commettere violenza sulle donne e dall’altro sostenga la dignità della donna, i suoi diritti e il suo ruolo nel privato delle relazioni sentimentali e di famiglia, nell’ambito della comunità cristiana, così come nei luoghi di lavoro e più in generale nella società”.

Proposte:

  1. 1)  Creare spazi per la narrazione e le richieste delle donne che sono parte attiva della Chiesa, a vari livelli, promuovendo occasioni di confronto, valorizzazione e rafforzamento.
  2. 2)  Proporre e incentivare la presenza delle donne nei ministeri, nella formazione, nell’elaborazione e scrittura dei documenti, nella direzione di tavoli, commissioni, uffici.
  3. 3)  Avere attenzione alle esperienze e agli apporti che provengono dalle Chiese di altri Paesi e da associazioni e reti di donne che operano per “la pari dignità e i pari diritti”, come il Catholic Women’s Council.
  4. 4)  Favorire e incentivare l’azione comune delle donne e delle comunità cristiane contro le violenze e le ingiustizie di genere, con iniziative concrete, come quella dei Giovedì in nero, del 25 novembre (Giornata internazionale contro la violenza sulle donne) e quelle propostedall’Osservatorio Interreligioso sulle Violenze contro le Donne.

Desideriamo partecipare al cammino che sta intraprendendo la nostra Chiesa nel pensare e formare le assemblee sinodali. Siamo convinte che quanto sopra esplicitato possa essere strumento e stimolo per entrare nella logica sinodale del cammino insieme.

Milano, 22 luglio 2021 Festa di S. Maria Maddalena, Apostola degli Apostoli

Maura Bertini (socia di: Donne per la Chiesa, MEIC – Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale, AC – Azione Cattolica)

Ileana Patrizia Bianchi (sorella della Sororità Santa Maria Nascente di Milano) Antonietta Cargnel
Marzia Cattaneo (socia di: SAE – Segretariato Attività Ecumeniche, Donne per la Chiesa) Andrea Giovanna Clerici (sorella della Sororità Santa Maria Nascente di Milano)
Luana Dalla Mora (socia di AC)
Maria Teresa Ferrari Lehnus (socia di: Donne per la Chiesa, SAE, AC)
Elza Ferrario (socia di: SAE, OIVD – Osservatorio Interreligioso sulle Violenze contro le

Donne, Noi siamo Chiesa)
Zuzanna Flisowska Caridi (responsabile di Voices of Faith – Italia)
Paola Lazzarini (presidente di Donne per la Chiesa)
Giuseppina Perrucci (socia di: AC, Noi siamo Chiesa)
Rita Sidoli (membro di: Caritas – decanato Centro Storico, Consiglio Assoc. Ital. “Amici di

Nevé Shalom, Wahat al Salam”, SAE) Grazia Villa (socia di: Rosa Bianca, OIVD)

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