Testimonianza 5: in parrocchia mi sentivo sfruttata

Vengo da una famiglia credente, soprattutto da parte materna. Sono cresciuta con mia nonna che mi faceva recitare il rosario, che mi portava a messa e alle processioni. Di carattere molto schivo, pur frequentando le messe, non sono mai stata parte attiva in parrocchia (mai frequentato oratorio, animazione ecc..), fino a quando, un giorno (avevo più di vent’anni), qualcuno mi chiese di leggere durante la funzione. Quello è stato il mio vero ingresso nella comunità parrocchiale. Sono entrata nel CPP, poi nella commissione liturgia, ho fatto la catechista e mi occupavo di una delle messe domenicali. Praticamente per anni la mia vita è stata, letteralmente “Casa-lavoro- chiesa”. Fino a quando, mi sono resa conto che avrei voluto di più, che quella vita (troppo piena) mi impediva di realizzare ciò che ho sempre sognato: una famiglia. È vero, avevo fatto tante amicizie in quegli anni. Ma ciò che desideravo veramente non arrivava. Mi sentivo stanca e demotivata. E sfruttata. Quando mi resi conto che a me (e alle altre ragazze nubili), veniva chiesto di più perché “non avete una famiglia a cui badare” pian piano lasciai. Non riuscendo a realizzare il mio desiderio, iniziai anche, lentamente, ad allontanarmi dalla fede. Andavo a messa perchè ormai era diventata un’abitudine, non perchè ne sentissi la necessità. Poi una mia amica, una di quelle persone che ho conosciuto nella mia vita da “parrocchina infruttuosa”, mi ha coinvolta in un viaggio ad Assisi. Lo feci solo per allontanarmi dal tran tran quotidiano, ed invece seguire un corso nella citta di san Francesco mi ha aiutata tantissimo. Mi ha aiutata a vedere me, la mia realtà, e gli altri con occhi nuovi. Seguii un altro corso, poi contattai i frati della mia città e tramite loro conobbi il corso delle “Dieci parole” ed ora sto frequento dei “laboratori della fede”. Sono tornata a frequentare più attivamente la mia parrocchia, anche se non come prima. Mi prendo i miei spazi e aiuto quando posso. Il mio desiderio è ancora irrealizzato, ma ora ho gli strumenti per affrontare le difficoltà. I bassi ci sono, ma è per gli alti che continuo a vivere la mia vita!

Articoli simili