La Giornata della Memoria

27 gennaio: Tra qualche anno celebrare questa giornata sarà ancora più importante per la mancanza di testimoni diretti.

Ci domandiamo: cosa dice a noi oggi?
In questo contesto di guerre e violenze su giovani e donne, sentiamo ancora il clima del capro espiatorio, pregiudizi che diventano l’espressione di rabbie profonde fondate sull’ignoranza, cioè il non conoscere il mondo dell’altr*.
Questa cultura del capro espiatorio può solo generare un circolo di violenze.

Cosa possiamo fare come donne impegnate per una Chiesa giusta e inclusiva per rompere questo cerchio di odio e dolore? Possiamo cominciare con il metterci in ascolto degli altri, provare a dire parole diverse, non divisive.

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