Maria Maddalena e Mosè, due persone chiamate per nome

di Zuzanna Flisowska, responsabile ufficio romano di Voices of Faith

“Non mi trattenere”

“Non avvicinarti: togliti i sandali dai tuoi piedi”

“Va’ piuttosto dai miei fratelli”

“E ora va’: ti invio (…) per fare uscire il mio popolo dall’Egitto”

“Maria!”

“Mosè!”

Due epifanie.

Nella storia della Salvezza la somiglianza di queste due scene sorprende. Le due epifanie si rispecchiano dall’inizio alla fine della Bibbia. Ecco le due persone scelte per diventare testimoni dei due momenti chiave e strumenti del difficile dialogo di Dio con gli uomini. Scelte per portare al popolo la testimonianza liberatrice della potenza di Dio. Per annunciarli che Dio non li lascerà soli, ma li condurrà alla Terra Promessa, dalla morte alla vita.

Due persone che si sono trovate davanti all’Incomprensibile, Sorprendente, davanti all’Inarrestabile nelle parole umane, nelle idee, nei nostri limiti. Di fronte a un Dio che supera la nostra comprensione umana, eppure non si nasconde, è nostro, il più vicino, il più importante. „Rabbuni”. „Il Signore”. „Dio di Abramo, Dio di Isaaco, Dio di Giacobbe”. Dio di Maria Maddalena.

Maria e Mosè. Due persone chiamate per nome. Chiamate a trasmettere questa esperienza personale e paradossale. Sappiamo che dovranno lottare per proteggere questo messaggio che è e deve restare più grande di noi. Messaggio che il popolo vuole chiudere nelle categorie umane.

Due persone chiamate ad essere sorprese, trasformate e guidate. A lasciare la loro situazione limitata, a lasciare le pecore, a smettere di piangere. E diventare gli Apostoli dell’Inconoscibile.

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