A domanda non rispondo (o non so rispondere)

Cronache dalla conferenza stampa di presentazione del primo “Report nazionale della CEI sulla tutela dei minori e delle persone vulnerabili” nelle diocesi italiane.

di Stefania Manganelli

Roma, 17 novembre 2022

E’ stato presentato il primo “Report nazionale della CEI sulla tutela dei minori e delle persone vulnerabili” nelle diocesi italiane. Alle numerose domande poste dai giornalisti presenti alla conferenza stampa, i referenti (Monsignor Giuseppe Baturi, Segretario Generale della CEI e Monsignor Lorenzo Ghizzoni, referente della CEI per la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori) hanno risposto in maniera, a nostro parere, sconcertante.
Qui trovate la trascrizione di alcune domande/risposte.

D. Perché non commissionare un rapporto a un’entità terza, anche senza nulla togliere alla terzietà della Università cattolica che “elabora” questi dati, ma proprio nel momento della raccolta a monte?

R. (Il Report) è un tentativo nuovo articolato che si avvale già di centri di indipendenti nella capacità di lettura di questi dati messi a disposizione poi nella loro elaborazione

D. Prevedete risarcimenti?

R. (Sul) tema del risarcimento … non siamo ancora giunti a determinazioni più precise.

D. All’interno del report si afferma che è stata rilevata una prevalenza di provvedimenti disciplinari superiori anche al numero di indagini previe: allora io volevo chiedere ragione di questo..

R. Il report fotografa le attività e la costituzione dei centri di ascolto dei servizi; non è immediatamente questo studio di quelli che sono le conseguenze … quello che si rileva e in questo frangente va letto in questo, occorrono ulteriori approfondimenti ma non è l’obiettivo né del report.

D. Io personalmente mi attendevo che il Cardinale Zuppi oggi fosse qui anche a raccontarci questa attenzione nei confronti delle vittime come si è dispiegata nel tempo…

R. Beh sì sull’ascolto delle vittime …  io posso aggiungere una nota: negli ultimi anni negli ultimi anni sappiamo dai vescovi, dai dialoghi tra vescovi eh? a cena, a pranzo quando ci troviamo insieme nei corridoi eccetera io poi vengo eh è informato su questo sappiamo dai vescovi che c’è stato una crescita di preoccupazione notevolissima e c’è stata anche un’attenzione notevole dei vescovi a fare con sempre più precisione quello che si deve fare.

D. Visto che non c’è nel report un elenco delle diocesi che hanno risposto avete detto 168 volevo sapere se per esempio la diocesi di Piazza Armerina è compresa in queste diocesi che hanno risposto?

R. Stanno verificando a memoria difficile ricordarsi

D. Lei dice i vescovi inadempienti sono stati anche in qualche modo sanzionati, vorrei sapere se sono stati sanzionati? Tra le sanzioni diciamo così per i sacerdoti responsabili di abusi è anche prevista (prevedete) anche la segnalazione da parte del vescovo dell’ordinario all’autorità giudiziaria?

R. Ho detto che le norme di Vos estis Lux mundi prevedono che se un vescovo è inadempiente può essere sanzionato e è un sì che io sappia che io sappia no… poi sono cose che si c’è un tribunale della Santa sede e quindi mentre per quanto riguarda la denuncia noi abbiamo nelle linee guida approvate dalla Santa Sede un numero specifico che dice appunto che non c’è per la legge italiana l’obbligo né da parte dei vescovi né di qualunque altro cittadino italiano di fare denunce su questo tema.

D. Una curiosità statistica procedurale: adesso che si farà per passare dal 73,4% delle diocesi che hanno risposto a 90 95 magari 100%?

R. Ecco, faremo ogni sforzo perché tutti possano partecipare dando risposte a questi questionari così somministrati quindi continueremo la nostra azione di sollecitazione di di persuasione di di pressione, ma molto dipende…

D. Domanda relativa ai 613 o se vogliamo anche solo casi distinti naturalmente mi rendo conto ai 68 presunti autori di reato che sono stati evidenziati nel report; ci sono delle stime è possibile anticipare delle stime circa i casi di archiviazione e i casi in cui effettivamente c’è stato un comportamento pedofilo e di grave accertato?

R. Non abbiamo statistica

D. Mi riferisco in particolare al recente monito del Santo Padre sulla diffusione della pornografia tra i sacerdoti e anche tra le tra le suore e volevo sapere se è previsto qualcosa di specifico su questo campo che in qualche maniera è connesso comunque al discorso degli abusi? 

R. Noi abbiamo nel cammino di formazione dei religiosi delle religiose e dei seminaristi… abbiamo sempre un percorso di formazione sul tema della castità, castità in vista del celibato dobbiamo evidentemente formare anche all’uso dei mezzi di comunicazione in modo particolare all’uso della rete e dei social anche per coloro che… è un grosso capitolo dell’educazione della formazione che è davanti a noi…

D. Sui 613 fascicoli sono ricompresi li anche i casi segnalati soltanto all’autorità giudiziaria civile o a questi 613 fascicoli per una completezza di indagine vanno sommati anche quei casi che invece sono arrivati solo alla segnalazione delle autorità civili?

R. Allora naturalmente questa indagine che faremo questa ricerca col dicastero dottrina della fede riguarda le denunce in ambito canonico… non so non so non saprei dire in che misura è stata realizzata in Italia una condivisione per un’aggregazione dei dati e che ha a disposizione delle singole amministrazioni statali.

D. Sulla ricerca viene specificato qual è il ruolo dei laici di questi 68 presunti abusatori volevo sapere anche qual è il ruolo dei chierici e dei religiosi cioè sono parroci, personale dei seminari, o quant’altro?

R. Non abbiamo il dettaglio dei profili dei chierici c’era una macro classe distinta dai laici

D. Considerando il carattere di serialità di questo di questo crimine che qui si parla di 89 segnalazioni, quindi sulla base di questi dati preliminari che tipo di che interpretazione date al fenomeno?

R. Ma questo studio noi l’abbiamo avuto pochi giorni fa e quindi certamente sarà utile come avevamo annunciato a maggio per una riflessione per cambiamenti, conversioni di stili, ma anche di strutture e quindi ne faremo oggetto di riflessioni in tutti gli ambiti della Cei, non l’abbiamo fatto perché davvero è arrivato adesso, perché ci si era dati come scadenza quella del 18 novembre, cioè la giornata di preghiera, e quindi si è fatto un pò di corsa e quindi torneremo a fare…

D. Si intravede un come dire un carattere un problema di carattere strutturale o ancora non solo strutturale ma anche culturale? Che tipo di interpretazione iniziate a dare a questo a questo studio ai risultati di questo studio?

R. Vedremo un pò però i cambiamento di mentalità e questo in fondo noi eravamo in fondo avevamo provato ad affrontare …in modo sistematico il fenomeno per vedere delle costanti e per agire su questo in termini di prevenzione, di formazione, di accertamento della verità, di accompagnamento, percorsi dolorosi ma necessari di guarigione e in punizione e repressione evidentemente secondo tutta la scala, e quindi per quanto ci riguarda nell’intenzione faremo di tutto, …e quindi in questa azione che che si sta facendo si sta cercando di di provocare una lettura globale del fenomeno ai fini di predisporre una reazione adeguata

D. E’ di poche ore fa la notizia che il dodicesimo vescovo francese l’ex arcivescovo di Strasburgo ha dichiarato di aver abusato di una di una donna, di una ragazza, allora perché son 12 in Francia evidentemente non si tratta di mele marce ma è una situazione che probabilmente dice qualcosa di più sullo stato della Chiesa francese. Mi chiedevo, In Italia i vescovi sono più virtuosi?

R. Sui 12 vescovi sui 12 vescovi cioè è una cosa che colpisce e che fa star male però non so cosa dire

D. Possiamo pensare che ci siano in quei chierici di cui che sono stati denunciati, anche dei vescovi oppure in quei 613 fascicoli alla congregazione alla fede lo possiamo escludere non abbiamo voi che che pensate?

R. Se nei 613 fascicoli verranno fuori anche dei vescovi che sono stati colpevoli e su cui sui quali è stato sono stati fatti dei provvedimenti, vedremo…

Ed è tutto vero:

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