La Rete dei Laici Scozzesi per il rinnovamento del diritto canonico e il riconoscimento delle donne

(da thetabet.co.uk, 17/01/2023, nostra traduzione) |

Foto di Kenny Eliason su Unsplash

La Scottish Laity Network ha chiesto un rinnovamento del diritto canonico e un maggiore riconoscimento per le donne in una risposta al documento di lavoro per la fase continentale del Sinodo.

La rete chiede di dare priorità alla riforma dell’attuale struttura gerarchica di governo verso una forma sinodale che riconosca i “doni conferiti a tutti i fedeli”.

Si invita a superare la paura di dove porterà il percorso sinodale e ad accogliere invece “i suoi suggerimenti per strutture che riflettano maggiormente il nostro battesimo comune e la necessità di riconoscere e affermare i doni e i carismi di tutto il popolo di Dio”.

La rete vorrebbe che il rinnovamento del Diritto Canonico abbracciasse la via sinodale. Ciò significherebbe riconoscere e affermare il ruolo delle donne e di tutti gli alienati dalla Chiesa.

C’è bisogno di inclusione nel linguaggio e nella pratica e si deve fare uno sforzo particolare per coinvolgere i giovani.

“La piaga del clericalismo è chiaramente identificata come un ostacolo allo sviluppo del potere e dell’autorità in modo sinodale e purtroppo si manifesta in liturgie troppo concentrate sul celebrante”, ha affermato la rete nella sua risposta.

Robert Burnett del gruppo centrale della rete ha dichiarato a The Tablet che la rete ha accolto con favore il documento per la fase continentale.

“È un feedback aperto e onesto da parte della Chiesa globale, autenticato dalle citazioni di un’ampia gamma di contributi e dalla volontà di includere questioni che alcuni temevano sarebbero state filtrate”.

E ha aggiunto: “La nostra risposta e quelle di altre organizzazioni laicali faranno parte della fase di ascolto e discernimento dell’assemblea continentale”.

Burnett ha detto che la rete è “rattristata” dal fatto che nella maggior parte delle diocesi scozzesi ci sia stato poco o nessun tentativo di coinvolgere ulteriormente coloro che avevano partecipato alla fase locale.

Ha detto: “L’incapacità di compiere questo prossimo passo nel nostro cammino sinodale in modo veramente inclusivo getta seri dubbi sull’impegno a diventare una Chiesa veramente sinodale”.

La rete ha affermato che il test cruciale per l’autenticità di tutte le riunioni continentali di quest’anno è chi vi parteciperà, la trasparenza sulla partecipazione di ogni diocesi e il processo decisionale.

Nella sua risposta la rete ha chiesto “Come possiamo abbracciare il cambiamento e camminare insieme come sacerdoti, religiosi e laici, ascoltando e avendo il coraggio di accogliere pienamente i suggerimenti dello spirito?”.

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