I tanti contributi delle teologhe al femminismo contro una Chiesa patriarcale

(da noidonne.org, 15/01/2023) di Giancarla Codrignani |

Foto di Sarah Noltner su Unsplash

Non tira una gran aria per il femminismo e sarebbe bene che le donne dessero un esempio di “un’altra politica” se mantenessero più larga possibile la capacità di relazione. I cattolici sono anche loro in difficoltà con i tradizionalisti che si oppongono a papa Francesco. Non demordono le suore e le teologhe femministe. Donna, Chiesa, Mondo, il mensile dell’Osservatore romano, apre il numero di gennaio con il titolo “Le nuove leader, la mossa delle religiose”, dedicato al programma Leadership for change dell’Unione internazionale delle Superiore Generali. Una di loro, Patricia Murray precisa: “siamo costrette a essere leader” con la speranza di dare un’altra interpretazione all’autorità e al potere maschili. Difficile anche per le laiche, ma vedremo. Intanto inviterei a leggere qualche libro di una storica dell’Università di Napoli che fa parte del Coordinamento delle teologhe italiane.

Davvero brava la mia amica Adriana che da qualche tempo sforna un libro su valori femminili poco conosciuti, soprattutto dal mondo laico nonostante le religioni siano responsabili – nel bene e nel male – della sublimazione e della sottomissione delle donne. Da Cristianesimo al femminile del 1990, a un eloquente Le ribelli di Dio, donne e Bibbia tra mito e storia, da Il potere delle donne nella Chiesa, Giuditta, Chiara e le altre a Donne e Chiesa, una storia di genere (dedicata al figlio maschio “perché sappia vvicinarsi all’universo femminile con rispetto e stupore, tenera ragione e solidi sentimenti”), a una Maria Maddalena, equivoci, storie, rappresentazioni. Ultimo: Eretiche, donne che riflettono, osano, resistono (2022) in cui evidenzia il femminile delle “eresie” di cui – per i libri di storia – sono autori solo gli uomini. Se le pretese attuali vanno direttamente alla condivisione del sacerdozio, la storia avverte: Tertulliano (II secolo) fa capire che la richiesta non è nuova: “quelle vipere che si sono arrogate il diritto di insegnare e vogliono battezzare”.

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