Maria la Theotokos

(da osservatoreromano.va 3/12/2022) | di Cettina Militello |

“escluse le donne dal divino, in qualche modo occorreva porvi rimedio. Chi meglio della madre di Gesù poteva sublimare questa istanza? Come non intrecciarla a quel sentire mediterraneo orfano ed epigono della Grande Madre? E come non acquisirla a questo scopo, potenziandola a dismisura? Non è forse la fanciulla di Nazareth a generare nella carne il Figlio di Dio? E non è la maternità a dare significanza alle donne? E chi più di lei può offrirne una rappresentazione potente? Non trapassano a lei gli epiteti di Cibele, antica dea anatolica della natura, e della divinità egizia Iside? Di certo nella festosità che, ad Efeso, acclama Maria come la theotokos va letto anche il protrarsi di quel filo rosso che chiede una dizione equilibrata nel dire Dio, anche in prospettiva di genere”.

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