WOC sulla relazione di sintesi del Sinodo

A seguito della 16ª Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, durata un mese e convocata da Papa Francesco in Vaticano, la Women’s ordination conference (WOC) esprime il proprio sostegno ai modi in cui la necessità di una maggiore partecipazione delle donne alla vita pastorale e al governo della Chiesa è stata delineata nel documento finale, pubblicato il 28 ottobre 2023.

Tuttavia, allo stesso tempo, la WOC è costernata per il fatto che il sinodo non abbia preso sul serio i pressanti appelli ad aprire tutti i ministeri ordinati alle donne. L’indicazione che la conversazione sulle donne nei ministeri ordinati dovrebbe essere limitata al diaconato permanente o a “nuovi ministeri” non definiti, semplicemente non riflette i bisogni della Chiesa di oggi, né la pienezza delle vocazioni femminili.

Mentre la WOC celebra il significativo sviluppo del processo decisionale vaticano che ha permesso a 54 donne di votare per la prima volta accanto ai loro colleghi maschi, il trattamento superficiale del documento sull’ingiustizia della disuguaglianza di più della metà dei membri della Chiesa è motivo di preoccupazione. A un certo livello, il documento sembra riflettere un riconoscimento delle ferite che le donne hanno sperimentato per mano della Chiesa, ma non riesce a impegnarsi in modo sostanziale nella guarigione di tali ferite, scegliendo invece di lasciare tali questioni a studi e commissioni sempre più numerosi.

Affinché il processo sinodale mantenga una qualche credibilità, dovrà prendere seriamente in considerazione la piena uguaglianza delle donne e delle persone LGBTQ+ in tutti i contesti.

Una “Chiesa in ascolto” che non si trasforma a causa della fondamentale esclusione delle donne e delle persone LGBTQ+ non riesce a farsi segno del Vangelo stesso.

La nostra testimonianza continua, soprattutto nel prossimo anno, sarà essenziale per garantire che le voci, le esperienze e le vocazioni delle donne non vengano ulteriormente cancellate nel processo sinodale. Se l’assemblea sinodale non ha notato le urgenti grida, le preghiere e le speranze delle donne, o non è disposta a compiere passi concreti per smantellare le strutture e le politiche della Chiesa che opprimono e sminuiscono le donne, allora la WOC e i nostri sostenitori dovranno semplicemente rendersi ancora più visibili.

Continueremo a lavorare per rendere conto alla base e ad essere una voce esigente per un’equa inclusione delle donne ad ogni livello della Chiesa. Abbiamo visto le donne votare nelle sale del Vaticano: non si può tornare indietro.

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